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domenica 17 aprile 2011

BEDIZZOLE iniziativa per il 150°: «Resistenza e Costituzione»


Come avviene da molti anni, i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, in occasione delle manifestazioni per il 25 aprile, organizzano momenti di riflessione e approfondimento in luoghi della provincia segnati da eventi attinenti la storia recente e dove persone hanno compiuto atti coraggiosi, degni di essere consegnati ai giovani. Quest'anno, con Anpi e Fiamme Verdi, Spi, Fnp e Uilp hanno unito le celebrazioni per il 150° dell'Unità d'Italia al ricordo dell'eccidio di partigiani a Bedizzole del 26 aprile 1945.

In quella giornata «i gruppi di insorti nel paese e nei dintorni (erano 92 uomini, di cui 78 armati), guidati da Giampietro Siboni, si trovarono a fronteggiare a breve distanza di tempo due colonne tedesche in ritirata.  
Alle sei di sera, sotto una leggera pioggia, arrivò la prima colonna, composta di pochi mezzi... sulla strada di padenghe. Fermatasi nella località di Mantecolo, aprì il fuoco contro i partigiani che qui si erano appostati. Le Fiamme verdi risposero vigorosamente e riuscirono a catturare due soldati. Lo scontro terminò con l'allontanamento dei tedeschi, tra cui ci furono numerosi feriti e morti. Nella stessa località, meno di un'ora dopo, arrivò una seconda colonna tedesca, più forte e composta da sette autocarri carichi di soldati con armi pesanti e da un'autoblindo. Lo scontro con i partigiani che si erano messi ai due lati della strada che attraversava il paese fu violento. I tedeschi poterono sviluppare un volume di fuoco superiore a quello dei partigiani, che avevano a disposizione solo fucili, alcuni mitra e numerose bombe a mano.

Raoul Crisari, con l'intenzione di evitare un inutile spargimento di sangue, si portò in mezzo alla strada agitando un panno bianco. Intendeva trattare con i tedeschi, informarli che il comandante del presidio di Bedizzole si era arreso e chiedere che anch'essi di arrendessero. Ma venne subito colpito dal fuoco tedesco. Il combattimento riprese con maggiore violenza. Cadde, ferito all'addome, Giampietro Siboni, che morì due giorni dopo. Da una parte della strada Gino Cocchi e Angelo Mora furono colpiti a morte; dall'altra parte caddero Dante Marchini, Giuseppe Carli, Battista Poli, Carlo Lodetti e Pietro Bottarelli. Con il buio gli spari andarono diminuendo, i tedeschi raccolsero i loro morti, li caricarono sugli automezzi e se ne andarono». Il ricordo è tratto «Dizionario della Resistenza bresciana», Rolando Anni, editrice Morcelliana 2008. 

Il programma della giornata, in programma oggi, 15 aprile, al teatro Don Gorini di Bedizzole, prevede: alle 9,30 ritrovo al monumento dei partigiani in via Fiamme Verdi per deposizione omaggio floreale; alle 10,15 il convegno «Resistenza e Costituzione» presieduto da Giovanna Carrara (segretaria Spi-Cgil Brescia); dopo il saluto del sindaco di Bedizzole, Roberto Caccaro, gli interventi di Alfonso Rossini (leader Fnp-Cisl Brescia), Rolando Anni (archivio storico della Resistenza bresciana), Antonio D'Andrea, docente di diritto costituzionale.

Fonte: Brescia Oggi

Daniela Nedelcu


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